Speciale “Caccia al tesoro-Sanremo Edition”- “Nell’estasi o nel fango” (Michele Zarrillo)

Buongiorno a tutti!!

Oggi terminiamo il nostro breve (ma, sottolineo, intenso) itinerario dedicato ai brani sanremesi sottovalutati con quella che ritengo un’autentica punta di diamante nel repertorio del grande Michele Zarrillo, il cui titolo è “Nell’estasi o nel fango”, che è stato scritto dallo stesso Zarrillo (che qui da’ sfoggio a tutta la sua duttilità vocale ma in una chiave più moderna) in coppia con Valentina Parisse (cantautrice sopraffina che ha collaborato anche con Renato Zero).

Questo gioiello, che purtroppo nel Sanremo 2020 si è classificato solamente al 18° posto, è in un certo senso simile all’altro brano di questo itinerario (ossia “Ognuno ha il suo racconto”), perché anche qui la ritmica incessante viene unita alla profondità del testo, che parla della forza e dell’integrità che ognuno di noi dovrebbe mostrare di fronte alle avversità ed alle falsità mostrandosi semplicemente per quello che si è, e quindi appunto “rimanendo in piedi sia nell’estasi o nel fango”, ponendo però un focus sulla difficoltà iniziale dell’uomo di trovare se stesso in un mondo che va sempre più veloce e che non lascia spazio alle emozioni vere.

Un’altra cosa da notare è che questo brano è del 2020, anno del coronavirus, e qui è presente una frase che sembrava preannunciare quello che da lì a poco sarebbe accaduto, sottolineando anche il fatto che queste distanze ci avrebbero reso tutt’altro che umani (“Vicini ma a distanza/Da uno schermo in una stanza/Ma non cambia/Quanta poca umanità”).

Come sempre, vi invito ad ascoltare attentamente questo capolavoro, e magari fatemi sapere cosa ne pensate! Baci dalla vostra “Anna R”!!!

Speciale “Caccia al tesoro- Edizione 2021”- “Tuttapposto” (Giordana Angi e Loredana Bertè)

Buonasera a tutti!!

Secondo voi, cosa succederebbe se mettessimo insieme una delle Artiste più talentuose ed originali uscite da “Amici” (Giordana Angi) e la Regina del Rock Italiano (Loredana Bertè)? Ovviamente, verrebbe fuori un duetto esplosivo, che viene appunto proposto in quest’ultima puntata del nostro itinerario, ed il cui titolo è “Tuttapposto”, che è tratto dall’album “Mi muovo” (2021), in cui la giovane cantautrice italo-francese si mostra in tutta la sua versatilità nello spaziare in generi musicali diversi tra di loro pur mantenendo la sua unicità con un tocco internazionale, infatti, non a caso, sia il brano che l’intero album vedono alla produzione due fuoriclasse come Zef e Robert Orton.

Questa perla è stata scritta dalla stessa Giordana insieme ad Antonio Iammarino su musiche di Stefano Tognini durante il periodo del lockdown, in cui la giovane cantautrice ha avuto la necessità di fare un viaggio dentro sé stessa, ma non se la sentiva di cantarla da sola, quindi ha deciso proporre a Loredana Bertè di duettare con lei, visto che l’ha sempre definita come “passato, presente e futuro della musica italiana” (infatti, anche durante il talent, si notava moltissimo la stima reciproca e la complicità tra le due Artiste).

Il brano in questione può essere considerato come un invito a vivere la propria vita al massimo senza freni e senza rimpianti (“Perché la vita è troppo breve/Per fare tutti i giorni/Quello che non ti conviene”) senza dimenticare di fare riferimento all’attualità, visto che la pandemia ci ha privati per troppo della libertà, che è un diritto essenziale ed inviolabile (significativa in tal senso è la frase iniziale “Staremo tutti appiccicati”).

Anche il videoclip diretto da Luca Vecchi riesce ad esprimere molto bene il concetto espresso dal titolo e dal testo, perché il protagonista è un uomo di mezza età che vive nell’insoddisfazione per non aver ottenuto ciò che voleva dalla vita, e quindi si rassegna al fatto di condurre un’esistenza monotona caratterizzata da ritmi frenetici per via del suo lavoro in ufficio, facendo finta che sia veramente “tuttapposto”: adesso quindi non vi resta che guardarlo ed ascoltare la meraviglia vocale di queste due Artiste (ed anche Donne) pazzesche!! Baci dalla vostra “Anna R”!!!

Speciale “Caccia al tesoro- Edizione 2021”- “Heat Above” (Greta Van Fleet)

Buonasera a tutti!!

Sicuramente vi starete chiedendo cosa significa il titolo di questo mio nuovo articolo: siete curiosi, vero? Bene, ve lo spiego subito: praticamente, si tratta di un nuovo itinerario speciale costituito da due puntate dedicate a due brani dell’anno scorso che non c’entrano nulla l’uno con l’altro (infatti questa che vi propongo oggi è una ballatona rock internazionale, mentre quella che vi proporrò nella prossima puntata è una canzone italiana più ritmica e vivace), ma che hanno in comune il fatto che sono stati ingiustamente sottovalutati dalle radio nonostante fossero, a parer mio, dei capolavori musicalmente ben costruiti. Come vedete nella seconda parte del titolo, il primo brano di questo mio itinerario è dei Greta Van Fleet e si intitola “Heat Above”, il cui album di appartenenza è “The Battle at Garden’s Gate” (2021), che è stato prodotto da Greg Kurstin (già collaboratore di Artisti del calibro di Paul McCartney, Foo Fighters ed Adele).

Il testo di questo gioiellino preziosissimo affronta la tematica relativa alla profondità dei sentimenti umani, narrando una storia che mette al centro la speranza di trovare ancora un po’ di pace e di amore in un mondo caratterizzato dai conflitti, dalle guerre e dalla tragicità degli eventi, come sta appunto accadendo dal 2020 ad oggi tra COVID-19 e guerra in Ucraina, infatti anche Sam Kiszka (bassista e tastierista della band) ne spiega il significato dicendo che “c’è ancora molto amore nel mondo sebbene non sembri così, ed il brano racconta proprio del cammino verso le stelle”. Questa situazione viene ben descritta musicalmente attraverso l’utilizzo dell’organo elettrico Hammond B3, che sembra quasi un omaggio ai Deep Purple, e che conferisce al brano delle sonorità talmente maestose ed eteree da farlo sembrare come la colonna sonora di un film.

Davvero notevole è anche il timbro vocale di John Kiszka (cantante della band), la cui potenza ricorda Robert Plant (cantante dei Led Zeppelin), quindi ascoltate bene, perché questo pezzo è incredibile!! Baci dalla vostra “Anna R”!!!

Biagio Antonacci e Franco Battiato- “Aria di Cambiamento”

Buona giornata a tutti!!

Oggi voglio parlarvi di un brano la cui tematica è più che mai attuale, visto che potrebbe anche collegarsi a tutto quello che sta succedendo nel mondo, e che vede per la prima volta Biagio Antonacci nella veste di puro interprete (perché fino ad allora Biagio scriveva da sé i suoi brani): sto parlando di “Aria di cambiamento”, che è contenuto all’interno della raccolta antologica “Biagio” (2015) e che Antonacci definisce come il più grande capolavoro che lui abbia mai cantato, anche perché porta la firma prestigiosa del mito Franco Battiato (che è da sempre l’idolo di Biagio) in collaborazione con Juri Camisasca.

In questo gioiellino, viene trattato il tema del passaggio nella vita dell’essere umano, che viene vista solamente come un percorso, e non di certo come l’eternità (come viene evidenziato dalla frase “Siamo solo di passaggio/Siamo esseri senzienti/Prigionieri”), e come vi dicevo all’inizio, questa tematica potrebbe essere più che mai attuale, visto che dal 2020 le nostre vite sono state improvvisamente stravolte da eventi tragici come l’esplosione della pandemia COVID-19 ed ora la guerra in Ucraina (a tal proposito, mi ha colpito molto la frase “Presto il vento d’Occidente/Porterà senza far rumore/L’aria del cambiamento”).

Adesso, voglio che voi ascoltiate attentamente questa meraviglia, perché vi farà riflettere!! Baci dalla vostra “Anna R”!!!