Tiziano Ferro- “”Solo” è solo una parola”

Buongiorno a tutti!!

Oggi andrò ad occuparmi di una delle voci più uniche e particolari che abbiamo in Italia, nonché di un Artista che adoro moltissimo, visto che è capace di spaziare tra brani più ritmati e quasi R&B come “Xdono” e ballate strappalacrime come “L’amore è una cosa semplice”: come avrete certamente capito, sto parlando di Tiziano Ferro (a tal proposito, avete sentito che bomba è il singolo “La vita splendida”? E anche il suo ultimo album “Il mondo è nostro” è, a parer mio, il migliore della sua carriera, quindi vi invito ad acquistarlo) ed il brano oggetto di questo mio articolo si intitola “”Solo” è solo una parola” (2016), che è stato scritto interamente dallo stesso Tiziano e che è contenuto all’interno dell’album prodotto da Michele Canova “Il mestiere della vita”.

Il tema portante di questo gioiello di matrice urban è quello della solitudine, che è una delle piaghe sociali che più affligge la società odierna, ma quello di Tiziano è un invito alla rinascita (come si può dedurre dal gioco di parole presente nel titolo), soprattutto dopo la fine di una storia d’amore, che può lasciare nell’anima delle cicatrici indelebili e dei vuoti difficili da colmare (molto significativa ed ottimistica è, secondo la mia opinione, la frase iniziale del testo, che dice “Il cuore è andato in guerra, ma la vita non l’ho persa”).

Molto intenso è anche il videoclip, in cui Ferro e l’attrice Violante Placido sono protagonisti di una sfida dei sentimenti in cui si attraggono, si cercano e poi si respingono a vicenda, quindi guardatelo con attenzione, e poi fatemi sapere come voi reagireste di fronte alla fine di una storia d’amore!! Baci dalla vostra Anna R!!!

Vasco Rossi- “La nostra relazione”

Buongiorno a tutti!!!

C’è per caso qualche fan di Vasco Rossi tra di Voi? Se sì, oggi Vi faccio un regalo preziosissimo proprio del mitico Vasco nazionale, perché questa è una delle  primissime canzoni del suo repertorio: il suo titolo è “La nostra relazione”!

Questa chicca è contenuta nell’album di chiara matrice cantautorale “…Ma cosa vuoi che sia una canzone…” del 1978, in cui i testi sono tutti scritti e musicati dal Komandante e gli arrangiamenti sono di Gaetano Curreri (per chi non lo sapesse, è il leader degli Stadio, gruppo che due anni fa ha vinto il Festival di Sanremo con “Un giorno mi dirai”).

Quando ho ascoltato per la prima volta questa perla, mi sono davvero commossa, perché racconta in modo crudo ma sincero un problema che ancora oggi accomuna molte coppie che stanno assieme da tanto tempo, ossia l’incomunicabilità e la mancanza di dialogo.

Nel testo, Vasco dice chiaramente alla sua donna che il loro amore è finito e che sta insieme a lei solo per abitudine, infatti è anche presente un clima di rassegnazione, perché ormai è inutile nascondersi visto che ormai la gente li vede sempre litigare per qualsiasi stupidaggine.

Adesso però non aggiungo altro, perché voglio che ascoltiate bene bene quest’autentica meraviglia, che toccherà sicuramente le corde più profonde della Vostra anima!!! Baci dalla Vostra “Anna R”!!!!!