Speciale “Sanremo 2003”- “Oceano” (Lisa)

Buona domenica a tutti!!

State passando una buona Pasqua? Siete pronti a ripartire con me per nuove “mete”? Bene, allora tenetevi forte, perché da oggi vi propongo un nuovo itinerario speciale tutto sanremese diviso in due puntate, ed in particolare mi concentrerò sull’edizione 2003 del Festival della Canzone Italiana (quella condotta da Baudo con Serena Autieri e Claudia Gerini, che forse qualcuno ricorderà), in cui hanno partecipato due “signore Canzoni”, che, anche se non sono salite sul podio, lo avrebbero certamente meritato, vista la loro intensità e la loro costruzione musicale.

Quella che vi propongo oggi è interpretata da un’Artista davvero eccellente dotata di un talento puro e cristallino (di cui si è anche accorta Celine Dion alla fine degli anni ’90), che ha avuto un grandissimo successo in Francia, ma che purtroppo in Italia non viene considerata come merita: il suo nome è Lisa ed il brano in questione si intitola “Oceano”, che è stato scritto da Mauro Malavasi, Leo Z ed Andrea Sandri.

Si tratta di una composizione musicale delicata ed allo stesso tempo maestosa in cui la nostra Lisa dà sfoggio della sua ampia vocalità capace di arrivare dritta al cuore delle persone, e che dà veramente la sensazione di restare sospesi sull’acqua, infatti il tema portante è l’amore descritto attraverso la figura dell’oceano, e questo è dovuto al fatto che, nonostante le mille tempeste, la protagonista è certa che il suo cuore apparterra’ per sempre alla persona amata.

Questa gemma preziosa è stata reinterpretata magistralmente anche da Josh Groban (la cui versione è contenuta nell’album “Closer”) e da Ilaria Porceddu (concorrente della prima edizione di “X Factor”), ma la versione migliore rimane, a parer mio, quella originale di Lisa, quindi voglio che ve la godiate in tutto il suo immenso talento!! Baci dalla vostra “Anna R”!!!

Speciale “Caccia al tesoro- Edizione 2021”- “Tuttapposto” (Giordana Angi e Loredana Bertè)

Buonasera a tutti!!

Secondo voi, cosa succederebbe se mettessimo insieme una delle Artiste più talentuose ed originali uscite da “Amici” (Giordana Angi) e la Regina del Rock Italiano (Loredana Bertè)? Ovviamente, verrebbe fuori un duetto esplosivo, che viene appunto proposto in quest’ultima puntata del nostro itinerario, ed il cui titolo è “Tuttapposto”, che è tratto dall’album “Mi muovo” (2021), in cui la giovane cantautrice italo-francese si mostra in tutta la sua versatilità nello spaziare in generi musicali diversi tra di loro pur mantenendo la sua unicità con un tocco internazionale, infatti, non a caso, sia il brano che l’intero album vedono alla produzione due fuoriclasse come Zef e Robert Orton.

Questa perla è stata scritta dalla stessa Giordana insieme ad Antonio Iammarino su musiche di Stefano Tognini durante il periodo del lockdown, in cui la giovane cantautrice ha avuto la necessità di fare un viaggio dentro sé stessa, ma non se la sentiva di cantarla da sola, quindi ha deciso proporre a Loredana Bertè di duettare con lei, visto che l’ha sempre definita come “passato, presente e futuro della musica italiana” (infatti, anche durante il talent, si notava moltissimo la stima reciproca e la complicità tra le due Artiste).

Il brano in questione può essere considerato come un invito a vivere la propria vita al massimo senza freni e senza rimpianti (“Perché la vita è troppo breve/Per fare tutti i giorni/Quello che non ti conviene”) senza dimenticare di fare riferimento all’attualità, visto che la pandemia ci ha privati per troppo della libertà, che è un diritto essenziale ed inviolabile (significativa in tal senso è la frase iniziale “Staremo tutti appiccicati”).

Anche il videoclip diretto da Luca Vecchi riesce ad esprimere molto bene il concetto espresso dal titolo e dal testo, perché il protagonista è un uomo di mezza età che vive nell’insoddisfazione per non aver ottenuto ciò che voleva dalla vita, e quindi si rassegna al fatto di condurre un’esistenza monotona caratterizzata da ritmi frenetici per via del suo lavoro in ufficio, facendo finta che sia veramente “tuttapposto”: adesso quindi non vi resta che guardarlo ed ascoltare la meraviglia vocale di queste due Artiste (ed anche Donne) pazzesche!! Baci dalla vostra “Anna R”!!!

Marcella Bella- “Fa chic”

Buona mattinata a tutti!!

Oggi voglio proseguire il mio “viaggio” con un brano di Marcella Bella molto divertente e frizzante con sfumature di erotismo, il cui titolo è “Fa chic”, che è contenuto all’interno di una raccolta di successi rivisitati intitolata “Passato e Presente” (2002).

Questa perla preziosa, che è frutto della penna poetica e sublime di Giancarlo Bigazzi e di Gianni Bella (fratello di Marcella), narra di un rapporto amoroso ormai finito in cui le due persone stanno comunque ancora insieme nonostante le loro incompatibilità, perché una relazione di questo tipo viene considerata come una sorta di moda (“fa chic” appunto).

Come già vi ho anticipato, il testo ha anche delle venature erotiche, infatti all’inizio si parla di un rapporto pieno di sesso e di passione (“Docce di intimità, sbagli di biancheria/ Fare sesso e farlo spesso con te”), ma poi la coppia scoppia per via delle continue bugie di lui, e lei, in fondo, anche se cerca un ragazzo più giovane con cui divertirsi e consolarsi, desidera una relazione più vera ed autentica (emblematica è la frase “Con lui che sa dire solo bugie/ E lei che c’ha un amante boy scout/ O fai così o altrimenti sei out”).

Ora, non vi resta che scatenarvi e ballare su questo ritmo da disco music grazie a una delle voci femminili più grintose della musica italiana!! Baci dalla vostra “Anna R”!!!

Biagio Antonacci e Franco Battiato- “Aria di Cambiamento”

Buona giornata a tutti!!

Oggi voglio parlarvi di un brano la cui tematica è più che mai attuale, visto che potrebbe anche collegarsi a tutto quello che sta succedendo nel mondo, e che vede per la prima volta Biagio Antonacci nella veste di puro interprete (perché fino ad allora Biagio scriveva da sé i suoi brani): sto parlando di “Aria di cambiamento”, che è contenuto all’interno della raccolta antologica “Biagio” (2015) e che Antonacci definisce come il più grande capolavoro che lui abbia mai cantato, anche perché porta la firma prestigiosa del mito Franco Battiato (che è da sempre l’idolo di Biagio) in collaborazione con Juri Camisasca.

In questo gioiellino, viene trattato il tema del passaggio nella vita dell’essere umano, che viene vista solamente come un percorso, e non di certo come l’eternità (come viene evidenziato dalla frase “Siamo solo di passaggio/Siamo esseri senzienti/Prigionieri”), e come vi dicevo all’inizio, questa tematica potrebbe essere più che mai attuale, visto che dal 2020 le nostre vite sono state improvvisamente stravolte da eventi tragici come l’esplosione della pandemia COVID-19 ed ora la guerra in Ucraina (a tal proposito, mi ha colpito molto la frase “Presto il vento d’Occidente/Porterà senza far rumore/L’aria del cambiamento”).

Adesso, voglio che voi ascoltiate attentamente questa meraviglia, perché vi farà riflettere!! Baci dalla vostra “Anna R”!!!

Speciale “Una canzone per due”- “Love is a lie”/”Lacrime e buio” (Beth Hart/Iva Zanicchi)

Buona serata a tutti!!

Oggi concludiamo il nostro viaggio speciale tra le “canzoni per due”, ma voglio farlo in un modo un po’ insolito, perché questa volta partirò dalla cover per poi finire parlando della versione originale.

Avete presente la trasmissione televisiva “D’Iva”, andata in onda a novembre dell’anno scorso su Canale 5? Ve ne sto parlando perché è proprio questo meraviglioso programma a farmi scoprire questo capolavoro moderno, che è stato interpretato magistralmente dalla nostra Iva Zanicchi in una versione italiana intitolata “Lacrime e Buio”, il cui testo è del cantautore piacentino Daniele Ronda e la cui produzione è di Sandro Allario.

Questa versione, che è perfettamente cucita addosso alla voce potente ed alla personalità della nostra Iva, affronta il tema della violenza sulle donne, infatti la protagonista è una donna che, dopo aver subito angherie e soprusi, trova la forza di reagire e di liberarsi dal suo aguzzino, quindi adesso ascoltatela, perché l’interpretazione è davvero sublime!!

Come vi ho già detto, quella di prima era solo una cover, perché in realtà si tratta di un brano dalle sonorità blues e rock tipiche dello stile di Janis Joplin (infatti, al primo ascolto, questo pezzo mi ha ricordato moltissimo “Kozmic Blues” e “Ball and Chain”) interpretato originariamente dalla cantautrice statunitense Beth Hart e contenuto all’interno del suo album “Fire on the Floor” (2016), che viene inciso dopo un periodo molto difficile della sua vita (infatti il suo produttore era in punto di morte), ed in cui viene mostrata la versatilità nell’affrontare vari generi musicali da parte della Hart, il cui timbro graffiante e la cui intensità interpretativa mi ricordano le grandi voci del blues, del jazz e del rock del secolo scorso, come ad esempio Billie Holiday, la stessa Janis Joplin ed Etta James.

In questo gioiello, a differenza della versione della Zanicchi, viene affrontato il tema dell’amore, ma, come si può intuire dal titolo, non si parla di quell’amore romantico da far venire le farfalle nello stomaco e destinato a durare per sempre, ma di un amore che ferisce nel profondo dell’anima facendo del male, e l’Artista, con il suo timbro ruvido, riesce perfettamente a far recepire all’ascoltatore il messaggio che l’amore in realtà è soltanto un qualcosa di illusorio (una bugia, appunto).

Mi sa proprio che ho detto tutto, quindi adesso ascoltate anche il brano originale (e magari fatemi sapere nei commenti quale versione preferite)!! Baci dalla vostra “Anna R”!!!

Speciale “Una canzone per due”- “Alone” (Heart/Celine Dion)

Buongiorno a tutti!!

Oggi, la tappa del nostro itinerario speciale (che è quasi giunto al termine) arriva negli Stati Uniti con una ballata rock dal sapore triste e malinconico cantata originariamente dagli Heart: il brano in questione si intitola “Alone”, che è stato scritto da Billy Steinberg e da Tom Kelly, ed è contenuto all’interno dell’album “Bad Animals” (1987).

Come già vi ho anticipato si tratta di un brano veramente sofferto (forse il più sofferto tra quelli che ho pubblicato finora), perché esso narra dell’attesa estenuante di una donna che non ce la fa a restare da sola senza la persona amata e che le fa battere il cuore (emblematica in tal senso è la prima strofa, in cui viene sottolineato il fatto che la notte trascorre molto lentamente, talmente è forte l’ansia di questa donna), infatti tale situazione viene accentuata anche dall’arrangiamento musicale, che parte con una linea di pianoforte e la voce sommessa di Ann Wilson (cantante della band), per poi esplodere nel ritornello.

Tale versione del nostro gioiello ebbe un ottimo successo in Canada e negli Stati Uniti, mentre in Europa, oltre a raggiungere nel Regno Unito la terza posizione della “Official Singles Chart Top 100” (diventando così l’unica canzone degli Heart a raggiungere la top 5 britannica), raggiunse la top 5 anche in Irlanda, Norvegia e Svizzera.

Molto suggestivo è anche il videoclip diretto da Marta Callner, che inizia con Ann in cima ad un balcone e con Nancy Wilson (chitarrista degli Heart e sorella di Ann) che suona il pianoforte in fondo al palco, mentre in un’altra scena, Nancy si esibisce al piano che crolla al prima attacco del ritornello, e molto toccante è a mio parere la scena finale, in cui viene mostrata l’intera band che si esibisce in mezzo al pubblico, per poi terminare con le due sorelle Wilson che si guardano negli occhi, quindi guardatelo e siate liberi di commuovervi!!

Vent’anni dopo, Celine Dion (scusate se la cito sempre, ma sono una sua grandissima fan) incise una cover di questa perla preziosa per il suo decimo album in inglese “Taking Chances” (2007), ed a differenza dell’originale, tale versione, che fu prodotta da Ben Moody (già membro degli Evanescence), è molto più soft (anche se è ugualmente intensa), infatti le chitarre elettriche lasciano il posto ad una dolce melodia a base di pianoforte ed archi.

Il singolo non ottenne il successo commerciale sperato (purtroppo), infatti in Canada salì alla numero 57 della classifica generale dei singoli stilata da Billboard, mentre in Europa, esso debuttò a novembre 2007 alla posizione 85 della classifica britannica dei singoli più venduti, e ci rimase solamente due settimane.

Adesso, però, ascoltatevi questa meraviglia, perché anche qui, secondo me, le lacrime sono assicurate!! Baci dalla vostra “Anna R”!!!

Speciale “Una canzone per due”- “River Deep Mountain High” (Tina Turner/Celine Dion)

Buona serata a tutti!!

Il nostro itinerario speciale prosegue con un brano davvero incredibile, la cui versione originale è stata incisa nel 1966 da Tina Turner in coppia con l’allora marito Ike: sto parlando di “River Deep Mountain High”, il cui tema portante è la totale devozione che una donna prova nei confronti del proprio uomo, che viene paragonata all’amore provato da una bambina verso la propria bambola, ed anche a quello provato da un cucciolo verso il proprio padrone.

Questa perla preziosa, i cui arrangiamenti sono di Jack Nitzsche, fu scritta da Jeff Barry, Ellie Greenwich e Phil Spector, che, essendo cosciente di come Ike fosse abituato a comandare negli studi di registrazione, decise che il singolo sarebbe stato accreditato sia ad Ike che a Tina, ma che solamente la voce di quest’ultima sarebbe stata utilizzata nel disco.

Anche musicalmente il pezzo è un qualcosa di veramente unico al mondo, e questo anche grazie all’utilizzo della tecnica del “wall of sound”, che mescola una serie di sonorità differenti tra di loro per dare vita ad un vero e proprio spettacolo, come si può notare dalla presenza di un intermezzo con le percussioni e con gli applausi ritmati, oppure dal contrasto tra il suono della chitarra e quello della grande orchestra di archi, che entrano sin da subito in maniera prepotente.

Il brano non ottenne il consenso sperato, infatti, oltre ad essere considerato “troppo nero per le radio bianche, ma troppo bianco per le radio nere”, esso raggiunse a malapena la posizione 88 nella classifica musicale americana “Billboard Hot 100”, però la sua rivincita avvenne in Europa, ed in particolare nel Regno Unito, dove raggiunse la terza posizione dei singoli più venduti, mentre la rivista “Rolling Stone” ha posizionato il brano alla posizione 33 nella classifica delle 500 migliori canzoni della storia.

Per ora, godetevi la versione originale con la voce graffiante di Tina Turner!!

Nel corso degli anni, numerosi artisti ne hanno fatto una cover, tra cui anche le “nostre” Iva Zanicchi (con il titolo “Le montagne”) e Patty Pravo (con il titolo “Ci amiamo troppo”), però nessuna di queste convinse fino in fondo il produttore Phil Spector, che affidò il brano 30 anni più tardi a Celine Dion (che è un’altra Artista che mi fa letteralmente impazzire, infatti vi anticipo già che è in programma durante il prossimo anno un altro speciale tutto dedicato a lei ed alla sua musica, visto che merita davvero tanto).

La versione di Celine è contenuta nel pluripremiato album “Falling into you” (1996), che vanta la presenza di alcuni tra i produttori più importanti a livello mondiale, come ad esempio David Foster, Jim Steinman ed Humberto Gatica, e che mostra tutta la versatilità della Dion nel passare da un genere all’altro con naturalezza e mantenendo sempre la sua personalità e la sua vocalità unica, infatti ciò che mi ha sempre colpito di Celine è la sua capacità di mescolare dolcezza e grinta, come si vede pienamente in questo pezzo, quindi ascoltatelo attentamente!! Baci dalla vostra “Anna R”!!!

Speciale “Una canzone per due”- “Bringin’ on the heartbreak” (Def Leppard/Mariah Carey)

Buon Santo Stefano a tutti!!!

Oggi inauguro un nuovo speciale in più parti intitolato “Una canzone per due”, visto che andrò ad occuparmi di brani straordinari (anche se poco conosciuti) nelle loro versioni originali, ma che sono stati reinterpretati in maniera altrettanto magistrale da altri artisti più celebri. Per iniziare questo mio nuovo itinerario, ho scelto “Bringin’ on the heartbreak”, che è stato originariamente interpretato dai Def Leppard (che a loro volta si erano ispirati alle sonorità di “Stairway to Heaven”) e poi successivamente riproposto da Mariah Carey.

La versione originale di questo diamante prezioso, che è stato scritto da Joe Elliot (che è anche la voce della band), da Steve Clark e da Pete Willis, è contenuta nell’album “High and dry” (1981) e nelle successive raccolte “Vault” (1995), “Best of” (2004) e “Rock of ages” (2005), ed essa è stata considerata la prima ballata metal nella storia della musica, mentre “Yahoo Music” l’ha incoronata come la miglior ballad di tutti i tempi (ed io sono pienamente d’accordo!).

Spettacolare è anche il videoclip (di cui esiste una versione girata da Dough Smith presso il Royal Court Theatre di Liverpool, ed un’altra girata da David Mallet presso la Jacob’s Biscuit Factory nel lago di Dublino), che all’epoca fu uno dei più trasmessi su MTV, e ciò incise notevolmente sulle vendite negli USA, infatti l’album “High and dry” riuscì a raggiungere il traguardo di 2 milioni di copie vendute e 2 dischi di platino, quindi, in attesa della versione della Carey, voglio che vi gustiate il timbro vocale da pelle d’oca di Joe Elliot, perché ne vale veramente la pena!!

A distanza di anni, arriva però il colpo di scena, perché il produttore dei Def Leppard, non ancora soddisfatto, ritenne che il brano avrebbe potuto avere un successo ancora maggiore se cantato da una voce femminile: inizialmente si pensò a Bonnie Tyler, ma poi la scelta ricadde su Mariah Carey.

Nel 2002, “Bringin’ on the heartbreak” è stata appunto reinterpretata dalla cantante statunitense Mariah Carey all’interno dell’album “Charmbracelet”, e tale versione, che vanta la presenza della chitarra di Dave Navarro (già chitarrista dei Red Hot Chili Peppers), venne molto apprezzata sia dai critici che dal cantante dei Def Leppard, anche perché si tratta di una delle poche canzoni con influenze rock all’interno del repertorio della Carey.

Il suggestivo videoclip di questa versione, che è stato girato nel 2003 a Los Angeles dalla regista Sanaa Hamri e che vede le apparizioni di Randy Jackson (produttore del brano) e di Dave Navarro come ospiti speciali, trae ispirazione dal film “The Rose” (1979), in cui viene illustrata la vita di una rockstar che lotta per trovare la sua felicità, quindi non vi resta altro che godere di quest’altra autentica meraviglia!! Baci dalla vostra “Anna R”!!!

Dolcenera- “Ora o mai più (Le cose cambiano)”

Buonasera a tutti!!

Oggi voglio occuparmi di un’Artista italiana davvero completa (visto che non ha solamente una vocalità unica, ma è anche una pianista sublime), ma che viene ingiustamente un po’ bistrattata e sottovalutata: sto parlando della stratosferica Dolcenera, e per omaggiarla come merita ho scelto quello che è stato, a parer mio, il brano più bello tra quelli in gara a Sanremo 2016, il cui titolo è “Ora o mai più (Le cose cambiano)”, che è stato scritto dalla stessa Dolcenera con Finaz ed è contenuto all’interno dell’album “Le stelle non tremano- Supernovae” (2016).

Questo diamante è una vera e propria opera d’arte musicale che mescola sonorità blues, soul e gospel, in cui la nostra Dolcenera parla con sincerità ed intensità di un rapporto amoroso ormai logorato dalle abitudini, ma poi sottolinea con forza che comunque le cose possono sempre cambiare, perché a volte bastano dei gesti semplici per tornare a sorprendere il proprio partner, mantenendo così il rapporto sempre più vivo.

Penso di avervi detto tutto a riguardo di questo gioiello, quindi non vi resta che ascoltare e guardare il relativo video girato dal regista Gabriele Surdo all’interno del Castello di Sammezzano!! Baci dalla vostra “Anna R”!!!

Renato Zero- “Un’apertura d’ali”

Buona serata a tutti!!!

Oggi, dopo un breve “viaggio all’estero” con i Beatles e Stevie Wonder, ho proprio voglia di tornare in Italia omaggiando un Artista incredibile che molto spesso (erroneamente, dico io) viene associato solamente ai lustrini ed alle paillettes, ma che in realtà possiede una profondità testuale ed una sensibilità musicale fuori dal comune: sto parlando del mitico Renato Zero, ed il brano scelto è l’ultimo capolavoro scritto da Giancarlo Bigazzi prima della sua morte, che si intitola “Un’apertura d’ali”, il cui album di appartenenza è “Amo-Capitolo I” (2013), che vede alla produzione la presenza di grandi nomi quali Trevor Horn (che aveva già collaborato con artisti del calibro di Paul McCartney ed i Genesis) e Celso Valli.

Questa autentica gemma, che viene impreziosita ancora di più dall’atmosfera musicale creata dalla sezione degli archi, ha come tema portante l’essenza più profonda dell’amore, che qui viene visto come un mix tra gioia ed angoscia (“E’ un’apertura d’ali/quella felicità/che fa sentire soli/per quando finirà”), infatti, come dice il testo, “ci fa prigionieri eppure sembra libertà”.

Molto toccante è anche il video ufficiale, la cui regia è di Alessandro D’Alatri, e che vede come protagoniste le detenute del carcere femminile di Latina (le cosiddette “cattive ragazze di Via Aspromonte”) alle prese con una quotidianità fatta di stenti e di sofferenza, ma con la speranza di recuperare la libertà perduta (in tal senso, emblematica è la fotografia del mare presente alla fine del videoclip).

Adesso, però, non dico più nulla, perché voglio che vi godiate questa meraviglia assoluta!! Baci dalla vostra “Anna R”!!!