Buon sabato a tutti!!
Prima di tutto, voglio precisare che questo di oggi è il brano che avevo già in programma giovedì 24 febbraio, ma che, per ovvi motivi, non mi sono sentita di pubblicare, quindi lo posto oggi, sperando di farvi compagnia e di strapparvi un sorriso.
Purtroppo, ho ancora nostalgia di Sanremo (e questo è forse dovuto al fatto che il grande Amadeus ha saputo creare un bel mix tra giovani leve e superstar), ed in gara quest’anno c’è stato un vero e proprio Gigante della musica italiana che, secondo i critici ed anche secondo me, è stato il vincitore morale di questo Festival, perché ha saputo coniugare una vocalità potente ed uno stile assolutamente moderno: sto parlando di Gianni Morandi, ed il pezzo che ho scelto per rendergli omaggio si intitola “Che me ne faccio del latino”, che forse non ha brillato nelle classifiche dell’epoca (infatti anche il 45 giri contenente questo singolo è uno dei più rari nel mondo del collezionismo), ma ho deciso di postarlo perché qui emerge ancora di più il fatto di come Morandi fosse già così moderno e così avanti.
In questa gemma ironica e divertente, che è stata scritta da Luciano Beretta, Marcello Marchesi e Mario Bertolazzi con arrangiamenti di Ennio Morricone, il nostro Gianni nazionale non si capacita proprio del fatto di non riuscire a capire come funziona il latino (una frase emblematica è “Non sono un cretino/Ma sempre in latino prendo tre”), sottolineando anche come nella vita quotidiana questa lingua morta non abbia alcuna valenza (ed io lo capisco benissimo, perché, nonostante al Liceo prendessi buoni voti, questa materia non mi ha mai affascinata più di tanto) al contrario di lingue come l’inglese (con cui Gianni tradurrebbe Sinatra), il francese (con cui Gianni tradurrebbe Halliday) ed il portoghese (con cui Gianni tradurrebbe Joao Gilberto), ed addirittura Morandi considera Cicerone un tipo “tutto chiacchiere e distintivo” (per utilizzare un linguaggio cinematografico).
Questo gioiellino ha anche fatto parte della colonna sonora del musicarello “In ginocchio da te” (1964), che vede tra i suoi interpreti principali lo stesso Morandi con l’allora moglie Laura Efrikian, ed in particolare lo si sente in una delle scene iniziali che vedono Gianni cantare in un fienile.
Io quello che avevo da dire su questa perla l’ho già detto, quindi ascoltate, scatenatevi, e soprattutto divertitevi!! Baci dalla vostra “Anna R”!!!
PS: E voi avete studiato latino a scuola? Vi piaceva oppure prendevate tre come Morandi? Se volete, scrivetelo nei commenti!! 🙂