Speciale “Una canzone per due”- “Love is a lie”/”Lacrime e buio” (Beth Hart/Iva Zanicchi)

Buona serata a tutti!!

Oggi concludiamo il nostro viaggio speciale tra le “canzoni per due”, ma voglio farlo in un modo un po’ insolito, perché questa volta partirò dalla cover per poi finire parlando della versione originale.

Avete presente la trasmissione televisiva “D’Iva”, andata in onda a novembre dell’anno scorso su Canale 5? Ve ne sto parlando perché è proprio questo meraviglioso programma a farmi scoprire questo capolavoro moderno, che è stato interpretato magistralmente dalla nostra Iva Zanicchi in una versione italiana intitolata “Lacrime e Buio”, il cui testo è del cantautore piacentino Daniele Ronda e la cui produzione è di Sandro Allario.

Questa versione, che è perfettamente cucita addosso alla voce potente ed alla personalità della nostra Iva, affronta il tema della violenza sulle donne, infatti la protagonista è una donna che, dopo aver subito angherie e soprusi, trova la forza di reagire e di liberarsi dal suo aguzzino, quindi adesso ascoltatela, perché l’interpretazione è davvero sublime!!

Come vi ho già detto, quella di prima era solo una cover, perché in realtà si tratta di un brano dalle sonorità blues e rock tipiche dello stile di Janis Joplin (infatti, al primo ascolto, questo pezzo mi ha ricordato moltissimo “Kozmic Blues” e “Ball and Chain”) interpretato originariamente dalla cantautrice statunitense Beth Hart e contenuto all’interno del suo album “Fire on the Floor” (2016), che viene inciso dopo un periodo molto difficile della sua vita (infatti il suo produttore era in punto di morte), ed in cui viene mostrata la versatilità nell’affrontare vari generi musicali da parte della Hart, il cui timbro graffiante e la cui intensità interpretativa mi ricordano le grandi voci del blues, del jazz e del rock del secolo scorso, come ad esempio Billie Holiday, la stessa Janis Joplin ed Etta James.

In questo gioiello, a differenza della versione della Zanicchi, viene affrontato il tema dell’amore, ma, come si può intuire dal titolo, non si parla di quell’amore romantico da far venire le farfalle nello stomaco e destinato a durare per sempre, ma di un amore che ferisce nel profondo dell’anima facendo del male, e l’Artista, con il suo timbro ruvido, riesce perfettamente a far recepire all’ascoltatore il messaggio che l’amore in realtà è soltanto un qualcosa di illusorio (una bugia, appunto).

Mi sa proprio che ho detto tutto, quindi adesso ascoltate anche il brano originale (e magari fatemi sapere nei commenti quale versione preferite)!! Baci dalla vostra “Anna R”!!!

Dolcenera- “Ora o mai più (Le cose cambiano)”

Buonasera a tutti!!

Oggi voglio occuparmi di un’Artista italiana davvero completa (visto che non ha solamente una vocalità unica, ma è anche una pianista sublime), ma che viene ingiustamente un po’ bistrattata e sottovalutata: sto parlando della stratosferica Dolcenera, e per omaggiarla come merita ho scelto quello che è stato, a parer mio, il brano più bello tra quelli in gara a Sanremo 2016, il cui titolo è “Ora o mai più (Le cose cambiano)”, che è stato scritto dalla stessa Dolcenera con Finaz ed è contenuto all’interno dell’album “Le stelle non tremano- Supernovae” (2016).

Questo diamante è una vera e propria opera d’arte musicale che mescola sonorità blues, soul e gospel, in cui la nostra Dolcenera parla con sincerità ed intensità di un rapporto amoroso ormai logorato dalle abitudini, ma poi sottolinea con forza che comunque le cose possono sempre cambiare, perché a volte bastano dei gesti semplici per tornare a sorprendere il proprio partner, mantenendo così il rapporto sempre più vivo.

Penso di avervi detto tutto a riguardo di questo gioiello, quindi non vi resta che ascoltare e guardare il relativo video girato dal regista Gabriele Surdo all’interno del Castello di Sammezzano!! Baci dalla vostra “Anna R”!!!

Stevie Wonder- “Another Star”

Buon sabato a tutti!!!

Oggi voglio parlarvi di un altro Artista internazionale i cui tratti caratteristici sono il suo timbro vocale black ed una musicalità fuori dal comune: sto parlando dell’immenso Stevie Wonder, ed il brano scelto per omaggiarlo come merita (e che mostra tutta la sua genialità) si intitola “Another Star”, il cui album di appartenenza è il famosissimo “Songs in the Key of Life” (1976), che fu l’album più rappresentativo della carriera del nostro Stevie (che nel frattempo era appena tornato negli Stati Uniti dopo aver preso un anno sabbatico per fare volontariato in Ghana) sia dal punto di vista delle vendite che dal punto di vista della critica, visto che, nel 2005, esso fu inserito tra i 500 migliori album di sempre da parte della famosissima rivista “Rolling Stone”, ed anche all’interno del “National Recording Registry” da parte della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti d’America.

Rilasciato come singolo nel 1977, esso ha raggiunto posizioni notevoli all’interno di alcune delle più importanti classifiche internazionali, tra cui la posizione 32 della “Billboard Hot 100” e la posizione 18 della classifica “Black Singles”, ed esso fu anche scelto dalla BBC come sigla dei Campionati Mondiali di Calcio in Brasile nel 2014.

Questo diamante, impreziosito ancora di più dalla chitarra di George Benson e dal flauto di Bobbi Humphrey, è un mix esplosivo ed irresistibile tra soul, jazz, funk, bossanova e disco music: insomma, 8 minuti e mezzo di pura Musica con la M maiuscola, quindi ascoltatelo bene, perché ne rimarrete talmente stupefatti da non poterne più fare a meno!! Baci dalla vostra “Anna R”!!!

E già che ci sono, voglio anche postare la versione superlativa della fantastica Dolcenera durante la trasmissione di Canale 5 “Music” (2017), perché mi ha fatto venire la pelle d’oca!!!

Whitney Houston- “All the man that I need”

Buongiorno a tutti!!!

Oggi vi voglio parlare di un’Artista internazionale che, con la sua sensibilità ed il suo timbro vocale caratterizzato da unicità ed espressività, ha saputo entrare a gamba tesa in tutti i nostri cuori toccando corde profondissime della nostra anima: sto parlando dell’immensa Whitney Houston, ed il brano scelto per omaggiarla si intitola “All the man that I need”, che è stato scritto da Michael Gore e Dean Pitchford, ed è il secondo singolo estratto dal suo terzo album intitolato “I’m your baby tonight” (1991).

La prima versione di questo pezzo si intitolava “All the man I need” e fu registrata da Linda Clifford (che nel frattempo era rinata con un altro uomo dopo un precedente matrimonio fallimentare) per il suo album “I’ll keep on loving you” (1982), ma ebbe poco successo, quindi, dopo una serie di versioni fallimentari, il brano fini’ nelle mani del produttore Clive Davis, che a quel punto decise di proporlo a Whitney Houston, diventando così un successo mondiale, infatti riuscì a raggiungere il numero uno della “Billboard Hot 100” negli USA, oltre ad entrare anche nelle classifiche di Paesi come Canada, Austria, Paesi Bassi, UK e Francia.

Questa gemma preziosa, in cui si sente anche il sassofono solista di Kenny G, è un R&B molto elegante con sfumature di jazz e di gospel in cui la nostra Whitney dà prova della sua tecnica vocale superlativa passando da note molto gravi a note molto acute, infatti i critici hanno definito questo brano come uno dei punti culminanti nella sua carriera, visto che, grazie a questo brano, la Houston ha anche ottenuto una candidatura ai Grammy Awards per la migliore interpretazione vocale femminile pop.

Un’altra versione di questa gemma è stata realizzata da Luther Vandross per un suo album intitolato “Songs” (1994).

Adesso, non vi resta che ascoltare questa meraviglia e di godervi il relativo video diretto da Peter Israelson, perché ne vale veramente la pena!! Baci dalla vostra “Anna R”!!!

Claudio Baglioni e Mia Martini- “Stelle di stelle”

Buonasera a tutti!!!

Dopo la pausa estiva, sono tornata finalmente con Voi!! Tenetevi forte, perché oggi parliamo di due autentici mostri sacri della musica italiana, che con la loro vocalità potente ed intensa hanno saputo raccontare i sentimenti e le loro infinite sfaccettature meglio di chiunque altro: stiamo parlando di Mia Martini e Claudio Baglioni, e il brano in questione si intitola “Stelle di stelle”.

Questa perla rara e preziosa è contenuta nell’album di Claudio Baglioni intitolato “Oltre”, concept album del 1990 in cui il cantautore si lascia andare a sonorità innovative e all’avanguardia, infatti sono presenti anche strumenti etnici (parere personale: io quest’album l’ho ascoltato e l’ho trovato davvero straordinario, anzi addirittura ho trovato che sia il migliore della sua produzione, quindi ve lo consiglio assolutamente!).

Adesso però concentriamoci sul gioiello di oggi (“Stelle di stelle” appunto), perché, appena l’ho ascoltato me ne sono subito innamorata per via delle sue venature jazz che contribuiscono a creare un’atmosfera davvero suggestiva, tipica da locale notturno per intenderci.

Esso si può considerare una vera e propria poesia in musica, perché al suo interno sono presenti alcune metafore che accostano le stelle dello spettacolo alle stelle del cielo, infatti gli artisti sperano di rimanere per sempre vivi con le loro opere e le stelle lo sperano con la luce che emanano, ed è proprio per questo che Baglioni nel testo dice che vuole essere un artista.

Un’altra cosa che mi ha colpito molto di questo pezzo è anche la sua linea melodica fortemente innovativa, infatti si sta parlando di un “duetto non duetto”,  in cui Baglioni segue la melodia principale e Mimì cerca con il suo controcanto di risollevare il suo pessimismo attraverso parole di speranza che ogni artista vuole sentirsi dire, visto che la strada per vivere di arte è lunga e tortuosa.

Adesso però basta chiacchiere, perché voglio che lo ascoltiate attentamente!! Baci dalla Vostra “Anna R”!!!!

Janis Joplin-“Kozmic Blues”

Buonasera a tutti!

Vi sono mancata? Se sì, vi dico subito che a causa di impegni scolastici (quest’anno sono anche impegnata con la scrittura della tesi di laurea) non posso essere sempre presente, ma quando trovo il tempo (come adesso) continuo a pubblicare le mie “perle” per Voi!

Oggi ci spostiamo all’estero con la mia cantante straniera preferita, la cui voce è potentissima e caratterizzata da una grande forza interpretativa e da intense sfumature di rock e di blues, ossia Janis Joplin.

Il capolavoro di oggi si intitola “Kozmic Blues”, tratto dall’album “I Got Dem Ol’ Kozmic Blues Again Mama!” del 1969 (il primo della cantante senza la sua storica band “Big brother and the holding company”). Questo brano, scritto dalla stessa Joplin, è stato considerato il testamento della cantante, la cui vita è stata caratterizzata da solitudine e fragilità, infatti il testo dice all’inizio “Time keeps moving on, friends they turn away” (il tempo continua a scorrere, gli amici si allontanano). Esso venne anche presentato durante il festival di Woodstock del 1969 e ancora oggi questa performance è considerata una delle sue migliori esibizioni.

Non voglio aggiungere altro, se non augurarVi buon ascolto! Baci dalla Vostra “Anna R”!!!