Claudio Baglioni e Mia Martini- “Stelle di stelle”

Buonasera a tutti!!!

Dopo la pausa estiva, sono tornata finalmente con Voi!! Tenetevi forte, perché oggi parliamo di due autentici mostri sacri della musica italiana, che con la loro vocalità potente ed intensa hanno saputo raccontare i sentimenti e le loro infinite sfaccettature meglio di chiunque altro: stiamo parlando di Mia Martini e Claudio Baglioni, e il brano in questione si intitola “Stelle di stelle”.

Questa perla rara e preziosa è contenuta nell’album di Claudio Baglioni intitolato “Oltre”, concept album del 1990 in cui il cantautore si lascia andare a sonorità innovative e all’avanguardia, infatti sono presenti anche strumenti etnici (parere personale: io quest’album l’ho ascoltato e l’ho trovato davvero straordinario, anzi addirittura ho trovato che sia il migliore della sua produzione, quindi ve lo consiglio assolutamente!).

Adesso però concentriamoci sul gioiello di oggi (“Stelle di stelle” appunto), perché, appena l’ho ascoltato me ne sono subito innamorata per via delle sue venature jazz che contribuiscono a creare un’atmosfera davvero suggestiva, tipica da locale notturno per intenderci.

Esso si può considerare una vera e propria poesia in musica, perché al suo interno sono presenti alcune metafore che accostano le stelle dello spettacolo alle stelle del cielo, infatti gli artisti sperano di rimanere per sempre vivi con le loro opere e le stelle lo sperano con la luce che emanano, ed è proprio per questo che Baglioni nel testo dice che vuole essere un artista.

Un’altra cosa che mi ha colpito molto di questo pezzo è anche la sua linea melodica fortemente innovativa, infatti si sta parlando di un “duetto non duetto”,  in cui Baglioni segue la melodia principale e Mimì cerca con il suo controcanto di risollevare il suo pessimismo attraverso parole di speranza che ogni artista vuole sentirsi dire, visto che la strada per vivere di arte è lunga e tortuosa.

Adesso però basta chiacchiere, perché voglio che lo ascoltiate attentamente!! Baci dalla Vostra “Anna R”!!!!

Marcella Bella- “Nessuno mai”

Buonasera a tutti!!!! Dopo un giorno di pausa, siete pronti a continuare questo viaggio musicale con me?

Bene, allora oggi torniamo in Italia e lo facciamo con uno dei primi esempi della nostra disco-music cantato da un’artista da capacità vocali ed interpretative eccezionali a parer mio, ossia Marcella Bella.

Il brano di oggi si intitola “Nessuno mai” ed è contenuto nell’album “Metamorfosi” (1974), con cui la nostra Marcella nazionale vinse il premio “Gondola d’oro” a Venezia visto il grande successo di vendite del disco.

Il testo di questa gemma preziosa, scritto da Gianni Bella e Giancarlo Bigazzi, parla di un tema ancora molto attuale oggi (pensate quanto erano avanti certi autori all’epoca!), infatti la protagonista è una ragazza che si innamora di un uomo sposato, ma che però non riesce a vivere completamente questo amore per via della presenza di un’altra donna, la moglie di quest’uomo appunto. Anche a livello musicale, era un pezzo molto all’avanguardia, e il fatto che vengono mescolati archi ed elettronica lo dimostra (a questo punto ve lo dico: era molto più bello e moderno un brano del genere, che tutte le canzoni rap che sono in voga adesso e che sono tutte uguali).

Il successo di questo brano fu talmente clamoroso in Europa che Marcella la incise in spagnolo con i titoli “Ninguno ya” e “Ni tu ni yo” e i Boney M la incisero in inglese con il titolo “Take the heat off me” (se volete cercare questa versione, la potete trovare nell’omonimo album inciso nel 1976 dal gruppo, ma comunque non la posto qui perchè l’originale è decisamente migliore).

Scusatemi se mi sono dilungata troppo, ma io adoro questo gioiello e avevo bisogno di esprimere le mie idee ed opinioni, quindi chiedo scusa ai fan del rap (visto che nell’articolo ho anche accennato a questo argomento), ma dico, in questo caso scrivo, sempre quello penso!

Adesso però godetevi questo capolavoro, perchè merita davvero tanto!!! Baci dalla Vostra “Anna R”!!!!!

David McWilliams- “Days of Pearly Spencer”

Buonasera a tutti!!! Prima di tutto Vi ringrazio di cuore, perchè il mio blog sta crescendo sempre di più nelle visualizzazioni e tutto ciò lo devo solamente a Voi, che contribuite ogni giorno a questo successo!!

Adesso però passiamo alla chicca di oggi, che molti magari conosceranno nella più famosa versione di Caterina Caselli dal titolo “Il volto della vita”, ma che però quasi nessuno sa che la versione originale era in inglese e il suo titolo è “Days of Pearly Spencer”, il cui interprete si chiama David McWilliams, cantautore country nordirlandese morto nel 2002.

Questo brano, scritto dallo stesso McWilliams con arrangiamenti del Maestro Mike Leander, è contenuto nell’album “David McWilliams” (1967) e parla di un senzatetto incontrato dall’autore a Ballymena, cittadina che si trova in Irlanda del Nord.

Ciò che però mi ha colpita di più di questo autentico capolavoro è il suo ritmo incalzante fino ad arrivare al ritornello cantato col megafono, che dà una sensazione di suspense e di un crescendo continuo, che fa venire veramente i brividi talmente è meraviglioso all’ascolto dal punto di vista musicale!!

Ci sono state anche altre cover di questo gioiello, tra cui la già citata versione italiana scritta nel 1968 da Mogol e Daiano per Caterina Caselli (“Il volto della vita” appunto, che tra l’altro vinse il Cantagiro di quell’anno), e quella di Marc Almond incisa nel 1992, ma per me la più bella rimane l’originale di McWilliams, quindi Vi posto solo questa.

Buon ascolto e tanti, anzi tantissimi, baci dalla Vostra “Anna R”!!!!

The Showmen- “Basta che mi vuoi”

Buonasera a tutti!!! Dopo un periodo dedicato allo studio, sono pronta a tornare e regalare perle apposta per Voi!!

Vi ricordate il programma televisivo “The winner is”, andato in onda l’anno scorso e condotto da Gerry Scotti? Bene, io l’ho seguito e in particolare mi ha davvero impressionato un artista campano (che poi è stato il vincitore dell’intera edizione, e sono contenta perchè tifavo per lui) la cui voce è davvero un qualcosa di unico e mai sentito prima: il suo nome è Salvatore Lampitelli, in arte “Sabba”.

Voi magari penserete che ciò che ho scritto fino ad ora in questo articolo non c’entra con il mio blog, invece vi sbagliate, perchè è grazie a questo ragazzo, anzi questo fenomeno (dico così perchè la sua interpretazione è stata un qualcosa di superlativo), che ho scoperto il brano di cui Vi parlerò adesso, che si intitola “Basta che mi vuoi”, i cui interpreti originali sono gli Showmen, gruppo musicale in voga negli anni ’60 che mescolava sonorità blues a melodie italiane e che purtroppo si è sciolto troppo presto (precisamente all’inizio degli anni ’70).

Questo diamante della musica, scritto da Giuseppe Cassia e Vito Tommaso e contenuto nell’album “The Showmen” (1969), mostra tutte le sfumature della graffiante voce di Mario Musella (cantante della band), che parte pianissimo per poi toccare vette incredibili di pura voce e pura interpretazione: insomma, da pelle d’oca, quindi ascoltatelo perchè merita davvero!!! A presto e baci dalla Vostra “Anna R”!!!!

Questa è la versione originale:


Questa invece è la versione di Sabba, vincitore di “The winner is”:

Massimo Ranieri- “Il canto libero del mare”

Buonasera a tutti!!!

Eccomi di nuovo qua per deliziare con un’altra perla!! Siete pronti? Bene, allora partiamo!

La canzone di oggi è dell’immenso e straordinario Massimo Ranieri e si intitola “Il canto libero del mare”.

Questo brano è contenuto nell’album “Perdere l’amore” (1988), che segna il ritorno del nostro Ranieri alla musica leggera italiana dopo tanti anni (dico questo perchè, per chi non lo sapesse, Massimo lasciò il mondo della canzone nella seconda metà degli anni ’70 per dedicarsi alla recitazione, infatti questo album fu realizzato dopo la fine della tournée della pièce teatrale “Rinaldo in campo”).

Questo gioiello, con testo di Giampiero Artegiani e musica di Marcello Marrocchi, è un esempio meraviglioso di poesia d’amore messa in musica, infatti è carico di suggestioni e figure retoriche, come ad esempio il fatto dell’amore che viene paragonato al cosiddetto “canto libero del mare”.

Adesso però non mi dilungo più e vi lascio ascoltare e vedere il video, perchè ne vale veramente la pena non essendo la classica canzone d’amore scontata, ma un capolavoro di musica e parole!!

Baci dalla Vostra “Anna R”!!!

 

 

 

Mina- “Carne viva”

Buonasera a tutti!!

È passato tanto tempo vero? Scusatemi per la lunga assenza, ma avevo deciso di prendermi una pausa per motivi di studio e per andare alla ricerca di nuove “perle” musicali apposta per Voi!

Oggi voglio rendere omaggio ad un grandissimo paroliere che è stato anche l’anima dell’ultimo “Grande fratello vip” (lo confesso, ho seguito il programma e lui è stato il mio concorrente preferito in assoluto, nonostante non sia arrivato in finale), ovvero Cristiano Malgioglio.

La chicca musicale di cui voglio parlarVi oggi si intitola “Carne viva”, brano di Mina contenuto nell’album “Facile” (2009), in cui la nostra Tigre di Cremona mostra ancora di più la sua versatilità nello spaziare fra i generi più svariati.

Malgioglio ha dichiarato in un’intervista che ha scritto questa canzone sensuale e struggente, su musiche di Corrado Castellari, ispirandosi a Francesco Coco, suo compagno d’avventura durante l’edizione 2007 dell'”Isola dei famosi”, a cui era molto affezionato.

Questa meraviglia d’autore è contenuta anche nella colonna sonora del film “Baciato dalla fortuna”, con Vincenzo Salemme e Asia Argento.

Adesso però non aggiungo altro se non farVi godere di questo video!!

Alla prossima e baci dalla Vostra “Anna R”!!!!

PS: Mi ero dimenticata di dire che questo brano fu anche inciso da Jennifer Lopez nel 2010 all’interno dell’album “Love?” per rendere omaggio ai 70 anni della nostra Tigre.

Loredana Bertè- “Fiabe”

Buonasera a tutti,

Tenetevi forte, perchè oggi voglio parlare di una cantante che amo alla follia, forse la cantante italiana che amo di più in assoluto: Loredana Bertè!! La sua voce mi fa letteralmente impazzire, perchè è talmente diretta e onesta che arriva dritta al cuore!

La canzone che Vi propongo oggi si intitola “Fiabe”, che è stata scritta nel 1977 da Oscar Avogadro e Daniele Pace per quanto riguarda il testo e da Franco Monaldi dal lato della musica, ed è caratterizzata dai cori effettuati dalla sorella Mia Martini.

Questo brano affronta un tema molto forte e molto caro a Loredana, ossia il femminismo e la violenza sulle donne, infatti qui si sente proprio che la Lory nazionale dà veramente tutta se stessa in un’interpretazione davvero da pelle d’oca! Esso non è contenuto in nessun album, ma venne ripreso con il titolo “Foglia” alla fine dell’album “TIR” del 1977.

Mi raccomando, guardate il video, e soprattutto leggete le parole (le trovate al suo interno), perchè lasciano veramente il segno e danno un messaggio chiaro su un tema che è ancora molto attuale.

Come sempre, baci dalla Vostra Anna R!!

Mina- “Ballata d’autunno”

Buonasera a tutti,

prima di tutto mi scuso con Voi per la lunga assenza, ma ho vissuto un periodo veramente molto difficile dal punto di vista emotivo (non voglio però dilungarmi troppo su questo punto). Volevo anche ringraziarVi perchè ultimamente le visualizzazioni sul mio sito sono cresciute e ciò senza di Voi non sarebbe stato possibile e un ringraziamento va anche ai miei due nuovi followers che hanno deciso di affrontare questo “viaggio” con me.

Adesso però torniamo a noi, perchè, come già sapete, il 27 giugno di quest’anno ci ha lasciati il grandissimo Paolo Limiti, un personaggio che ha lasciato un segno indelebile nella musica italiana. Le sue canzoni sono tutte dei capolavori, ma per Voi ho deciso di pubblicare una delle sue canzoni più struggenti, ossia “Ballata d’autunno”, traduzione italiana di “Balada de otoño”, composta da Joan Manuel Serrat su un testo del 1969 scritto dal poeta Razfael Alberti. La principale interprete italiana di questo gioiello fu Mina, che la incise in vari album, ossia: “Altro” (1972), “Del mio meglio volume 2” (1973), “Di tanto in tanto” (1978), “Minantologia” (1997) e “Platinum collection” (2006).

Ascoltatela con attenzione, mi raccomando! Baci dalla Vostra Anna R!

 

Python Lee Jackson-“In a broken dream”

Buonasera a tutti,

scusate ancora per le mie frequenti assenze, ma i motivi di queste assenze sono spiegate nel precedente articolo.

Oggi è il turno di un’altra “perla” straniera che, confesso, all’inizio non conoscevo, ma poi l’ho ascoltata in un programma televisivo intitolato “Music” (con Paolo Bonolis su Canale 5) e mi ha letteralmente conquistata.

Questo brano si intitola “In a broken dream” e fu inciso nel 1972 dalla band australiana Python Lee Jackson in collaborazione con Rod Stewart. Esso in realtà venne però scritto negli anni ’60 da Dave Bentley, tastierista del gruppo, che decise di farlo cantare a Rod Stewart, ritenuto più adatto a cantarlo. Esistono anche altre versioni di questa canzone, se vi interessano, ossia quella della rock band Thunder nel 1995 e quella di Kathryn Williams nell’album di cover “Relations” del 2004.

La versione più recente di questa meraviglia rock-blues però è quella che ho sentito io a “Music”, ossia quella di Simon Le Bon, che mi ha fatto venire davvero la pelle d’oca.

Come sempre Vi auguro buon ascolto!!! Baci dalla Vostra “Anna R”!!!!

Questa è la versione originale:

 

Questa è invece la versione di Simon Le Bon, che ho voluto anche postare per i brividi che mi ha fatto venire:

Janis Joplin-“Kozmic Blues”

Buonasera a tutti!

Vi sono mancata? Se sì, vi dico subito che a causa di impegni scolastici (quest’anno sono anche impegnata con la scrittura della tesi di laurea) non posso essere sempre presente, ma quando trovo il tempo (come adesso) continuo a pubblicare le mie “perle” per Voi!

Oggi ci spostiamo all’estero con la mia cantante straniera preferita, la cui voce è potentissima e caratterizzata da una grande forza interpretativa e da intense sfumature di rock e di blues, ossia Janis Joplin.

Il capolavoro di oggi si intitola “Kozmic Blues”, tratto dall’album “I Got Dem Ol’ Kozmic Blues Again Mama!” del 1969 (il primo della cantante senza la sua storica band “Big brother and the holding company”). Questo brano, scritto dalla stessa Joplin, è stato considerato il testamento della cantante, la cui vita è stata caratterizzata da solitudine e fragilità, infatti il testo dice all’inizio “Time keeps moving on, friends they turn away” (il tempo continua a scorrere, gli amici si allontanano). Esso venne anche presentato durante il festival di Woodstock del 1969 e ancora oggi questa performance è considerata una delle sue migliori esibizioni.

Non voglio aggiungere altro, se non augurarVi buon ascolto! Baci dalla Vostra “Anna R”!!!