The Beatles- “Blackbird”

Buongiorno a tutti!!!

Oggi voglio parlarvi di una band internazionale davvero straordinaria, le cui canzoni, che vengono considerate apparentemente semplici, nascondono significati veramente profondi: cosa vi fa venire in mente il termine “Fab Four”? Ed i nomi John, Paul, George e Ringo? Ovviamente, sto parlando dei mitici Beatles, ed il brano scelto per omaggiarli come meritano si intitola “Blackbird”, che, insieme ai brani “Piggies” (che letteralmente significa “porcellini”) e “Rocky Raccoon” (che letteralmente significa “procione”), da’ origine ad una trilogia dedicata agli animali contenuta all’interno dell’album del 1968 intitolato “The Beatles” (noto anche come “The White Album”).

Questa perla, che è stata interamente composta da Paul McCartney mentre si trovava in una fattoria in Scozia, è una dolcissima e suggestiva ballata chitarra e voce ispirata alla “Bourree in Mi Minore” di Johann Sebastian Bach, in cui viene adottata la tecnica sopraffina del “Fingerpicking” (tecnica di arpeggio resa celebre da chitarristi folk come Bert Jansch), che i Beatles avevano imparato durante il loro soggiorno in India in assenza di strumenti elettrici. Registrata all’interno degli Abbey Road Studios, essa fu poi mixata, ed in seconda battuta, furono aggiunti il canto di un merlo (con riferimento all’esperienza vissuta in India da McCartney, che ogni mattina veniva appunto svegliato dal canto di un merlo) ed un ticchettio, che, secondo alcuni, corrispondeva ad un metronomo, mentre per altri, esso corrispondeva al battito del piede dello stesso McCartney.

Come fu poi confermato in una conversazione con Donovan del 1969 ed in un’intervista del 2001, il nostro Paul raccontò di essersi ispirato ad alcuni fatti di cronaca che vedevano protagonista il movimento per i diritti civili degli afroamericani, ed in particolare spiegò che questo pezzo fu scritto per l’attivista di colore Rosa Parks (la “Blackbird” del testo), che nel 1955, dopo aver rifiutato di cedere il suo posto su un autobus ad un bianco, venne arrestata, provocando così il boicottaggio di tutti i mezzi pubblici di Montgomery per protestare contro ogni forma di discriminazione che gli afroamericani erano costretti a subire.

Altre versioni degne di nota di questo capolavoro, a mio parere, sono quelle fatte da Crosby, Still & Nash, da Eddie Vedder e da Alice Keys, però la versione originale dei Beatles resta in assoluto la migliore, quindi ve la propongo: adesso non vi resta che ascoltarla attentamente, perché merita davvero tanto!! Baci dalla vostra “Anna R”!!!

Autore: ottavanotablog

sono una studentessa appassionata di musica

5 pensieri riguardo “The Beatles- “Blackbird””

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: